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Immagine del redattorePaolo Valente

Le Langhe si interrogano sulla sostenibilità etica del lavoro in vigna

Per la prima volta un Consorzio affronta in un convegno pubblico le problematiche legate alla gestione della manodopera in vigna

Durante la recente edizione di Grandi Langhe, la manifestazione che ha presentato le anteprime della produzione vinicola di questo prestigioso territorio, si è svolto un interessante convegno che ha cercato di fare luce sul lavoro irregolare e le azioni di contrasto avviabili.

I lavoratori impiegati nel lavoro in vigna possono essere suddivisi in due categorie: i lavoratori assunti direttamente dalle aziende vitivinicole e quelli invece impiegati attraverso cooperative di lavoro. Questi ultimi rappresentano circa il 50% della manodopera totale. Le cooperative di lavoro sono però il punto debole del processo in quanto non tutte rispettano le condizioni minime di tutela dei lavoratori e al loro interno nascono casi di sfruttamento.

Il fenomeno è diffuso in tutto il Paese e sfrutta la fascia più fragile dei lavoratori, gli immigrati in particolare. Secondo le stime dell’ISTAT riportate nel VI Rapporto Agromafie e Caporalato, nel 2021 sono stati 230.000 i lavoratori impiegati irregolarmente nel settore agricolo e che circa 300 milioni di ore lavorate non siano regolari. Sebbene il lavoro irregolare si concentri maggiormente nel sud Italia in molte regioni del centro-nord il tasso di irregolarità è comunque compreso tra il 20 e il 30%.

Nel 2021 l’Ispettorato del Lavoro ha svolto nel settore agricolo circa 6000 ispezioni trovando illeciti nel 55% dei casi.

Il Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani valorizza e promuove le denominazioni e le produzioni vitivinicole dell’area delle Langhe anche attraverso azioni volte a contrastare i comportamenti non eticamente corretti che vanno a discapito delle persone coinvolte e che possono danneggiare tutta la filiera incidendo negativamente sulla sostenibilità generale della produzione.

In particolare ha intrapreso alcune iniziative a sostegno lavoro regolare ed etico. Attraverso percorsi di formazione dei lavoratori intende incentivare le assunzioni dirette da parte delle aziende e con la sigla di un accordo con Confcooperative Cuneo sollecita le cooperative aderenti al recepimento degli standard di accoglienza sul territorio e al rispetto di tutte le normative e dei livelli di legalità previsti dal contrato nazionale agricolo.

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