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Terre di Pisa DOC Mimesi 2019, Tenuta di Ghizzano

Un sangiovese in anfora

Terre di Pisa DOC Mimesi 2019, Tenuta di Ghizzano

Nelle vene della famiglia Venerosi Pesciolini, da sempre proprietaria della Tenuta di Ghizzano, scorrre la passione per la terra e la storia del vino prodotto in armonia con le forze della natura. 

Nel 1980 Pierfrancesco Venerosi Pesciolini ha condotto ricerche sulla varietà autoctona sangiovese e ha sperimentato la produzione dei vitigni cabernet sauvignon, merlot e petit verdot in un territorio ancora vergine. 

Nel 2003 l'azienda ha iniziato il suo percorso di agricoltura biologica e nel 2006 di agricoltura biodinamica e ha conseguito nel 2008 la certificazione biologica da Suolo e Salute e nel 2018  la certificazione Biodinamica di Demeter. 

I proprietari hanno scelto una produzione dalle quantità contenute per alzare il livello qualitativo in un percoso che li ha visti pionieri per l'area della produzione in agricoltura biologica e biodinamica. La tenuta si estende su 280 ettari di cui 18 a vigneto, il resto a oliveto, colture ceralicole, boschi e pioppi. Le coltivazioni si trovano sulle colline di Ghizzano, piccolo borgo che si erge a 200 metri sul livello del mare sulla costa toscana dove il clima è mite e i terreni di varia origine sono principalmente formati da sedimenti marini. 


Le viti del sangiovese sono allevate a cordone speronato mentre le altre varietà a guyot; in autunno vengono seminate 15 diverse varietà di essenze per ottenere sostanze azotate e far respirare il terreno; dopo alcune settimane viene distribuito il preparato 500 per favorire la struttura del suolo e promuovere una crescita armonica delle colture. In primavera viene fatta la scacchiatura mentre non le viti non vengono cimate, sono utilizzati soltanto rame e zolfo a basse concentrazioni. A inizio estate viene distrubuito il preparato 501 cornosilice che stimola la resistenza della pianta e ne migliora il processo di maturazione. La vendemmia manuale in piccole cassette di circa 20 kg viene fatta sulla base degli assaggi dell'uva che viene sottoposta a cernita prima di passare nella diraspatrice; dopo un'ulteriore controllo, viene pigiata con i piedi. La fase fermentativa avviene con lieviti indigeni e i vini rimangono a riposare in conteniori diversi in base alla tipologia di uva; lo stesso avviene per la maturazione del vino, così da portarlo alla giusta maturazione e coniugare la longevità con l'armonia data da frutto e acidità. 


La filosofia aziendale è semplicemente produrre meno per produrre meglio attestandosi a una produzione totale di circa 80.000  bottglie all'anno. 

Nel 2021 nasce, grazie a Ginevra Venerosi Pesciolini, il progetto Nemesi su due vini da monovitigni  autoctoni (vermentino e sangiovese) maturati in anfora. 


Il Mimesi doc Terre di Pisa è un 100% sangiovese e il suo nome è riferito al desiderio di imitare la natura e il suo equilibrio. Le uve provengono da vitigni storici della tenuta e sono vinificate in anfora, per ripercorrere le origini della viticoltura toscana a fianco di un'enologia moderna; anche l'invecchiamento di 14 mesi avviene in anfora per poi rimanere altri 12 in bottiglia. 


Prodotto in pochissime bottiglie, dal colore rosse rubino, al naso ha una bella complessità olfattiva, con sentori di frutta rossa, lampone, mora, viola e poi spezie come pepe nero, liquirizia dolce e cuoio. La bocca, in coerenza con il naso, ha ingresso fresco e morbido con tannino elegante, perfettamente integrato e lunghissimo finale. 

Per noi è ideale con i piatti di carne della tradizione toscana.   

Terre di Pisa DOC Mimesi 2019, Tenuta di Ghizzano

Vino

Annata

Denominazione

Vitigno

Tipologia

Località

Tenore Alcolico

14,5% Vol

Abbinamento

Caratteristiche

Biologico, Biodinamico

Capacità di Invecchiamento

Fascia prezzo

Data degustazione

novembre

2022

Note

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