Trentino DOC Pinot Nero Àgole 2017, Corvée
Un pinot nero intenso e accogliente
Solo 14 ettari in totale per un progetto che mette la sostenibilità al primo posto. Siamo in Val di Cembra, in Trentino.
Corvée è il termine francese che indica una prestazione di lavoro gratuito che il vassallo o lo schiavo era obbligato a prestare al proprio signore. In Val di Cembra, secoli di questo lavoro hanno portato alla realizzazione di oltre 400 km di terrazze e di muri a secco. In questo ambiente si trovano i vigneti dei soci che hanno dato vita a Corvée, un progetto di sostenibilità ambientale dell’intera filiera.
L’obiettivo è che la pianta possa esprimere tutto il suo potenziale consentendo di produrre vini di eccellenza in un territorio con potenzialità ancora inespresse.
Le uve per il Pinot Nero Àgole provengono da un vigneto con esposizione sud di poco più di un ettaro a 520 m s.l.m. nel comune di Cembra Lisignago. Solo 5197 bottiglie e 200 magnum per l’annata 2017.
Un pinot nero intenso già alla vista di un bel colore rubino con accenni verso il granato. Anche il naso è ricco e spazia dalle spezie alle note minerali per finire con una bella presenza fresca di frutta e fiori. Il pepe nero, la grafite, la marasca, la violetta e la rosa sono chiaramente percepibili così come una nota balsamica. In sintesi, un vino accogliente caldo ed equilibrato che anche in bocca si conferma tale: una bella acidità, un tannino presente ma dolce e ben levigato, una buona persistenza con un’ottima corrispondenza con il naso. Un vino goloso che gode nell’essere servito leggermente fresco.
Noi abbiamo pensato di abbinarlo alla classica carne salada trentina, una pregiata preparazione prodotta con carne di manzo conservata a secco sotto sale grosso e spezie.
Trentino DOC Pinot Nero Àgole 2017, Corvée
Vino
Cantina
Annata
Denominazione
Vitigno
Tipologia
Tenore Alcolico
13,5% Vol
Abbinamento
Caratteristiche
Sostenibile, Food, please!
Capacità di Invecchiamento
Occasioni
Fascia prezzo
Data degustazione
maggio
2022
Note
18 mesi in botte da 228 litri sulle proprie fecce