VSQ Metodo Classico Roccapietra Zero, Scuropasso

La cantina Scuropasso nasce nel 1962 con l'obiettivo di dedicarsi ai vecchi vigneti situati nella valle Scuropasso, nella zona della Garivalda in Oltrepò Pavese, puntando sulla produzione di basi spumanti in collaborazione con il noto enologo Franco Ziliani e la già affermata realtà franciacortina della Berlucchi. 

Questa collaborazione è durata per circa quarant'anni e si è ampliata iniziando a fornire anche a Fontanafredda, nelle Langhe, le basi spumante per la produzione di metodo classico.  

Alla fine degli anni '80, grazie al supporto dello zio Primo, Fabio Marazzi, terza generazione dell'azienda si appassiona alla produzione di spumanti a metodo classico; grazie anche alla collaborazione con l'enologo Lorenzo Tablino apprende l'importanza della spremitura soffice e l'uso delle fermentazioni spontanee. 

Nel 1991 dopo grande dedizione e passione, nasce il primo metodo classico dell'azienda, lo Scuropasso Brut, per poi arrivare, nel 1998, al Roccapietra, una bollicina da attendere dato il suo lungo affinamento sui lieviti. Il nome deriva da una laison che racconta il territorio dei due comuni simbolo della vallata: Rocca de' Giorgi e Pietra de' Giorgi. 

Il Roccapietra zero, ultimo nato nel 2006 per esaltare maggiormente le caratteristiche intrinseche del pinot nero dell'Oltrepò Pavese è 100% pinot nero fermentato in acciaio su lieviti indigeni; rimane sulle fecce fini fino alla primavera successiva, si procede poi al tiraggio ed alla sboccatura dopo sessanta mesi sui lieviti. La bollicina è fine, il naso è dolce, accogliente, di agrume di cedro e frutta bianca, con una bella nota piccante di zenzero; ha un bel centro bocca anche se pecca un pochino in lunghezza. 

Per avere un bel contrasto gustativo ed arrivare al giusto equilibrio lo abbiamo abbinato ad una tartar di gamberi.