Al progetto aderiscono le principali istituzioni del mondo del vino veronese.
Dopo aver ottenuto, lo scorso maggio, il sostegno del ministero delle Politiche Agricole, ora il progetto, ideato e promosso dal consigliere regionale Enrico Corsi, passa alla fase operativa.
Prima lungo iter amministrativo, viste le molte istituzioni coinvolte, il progetto incassa l'adesione di tutte le componenti del mondo vitivinicolo veronese.
Ad esprimere soddisfazione infatti sono realtà chiave del territorio come Confagricoltura, Coldiretti, Unione Consorzi Vini Veneti Doc e Docg, i consorzi Soave, Valpolicella, Custoza, Bardolino e la Confederazione Italiana Agricoltori.
"E' un progetto a cui tengo molto - ha affermato il sindaco di Verona, Federico Sboarina -. Il mio invito è di immaginare come, alle Olimpiadi del 2026, sarà la zona di Verona Sud. Tutto sarà rinnovato, perché già ufficialmente in progetto, dall'ex Manufatturiera Tabacchi alla ghiacciaia, così come il nuovo Park all'ex scalo merci. Il Museo del Vino sarà un'ulteriore perla, tra l'altro logisticamente davanti alla fiera dove si svolge il Vinitaly". "Per questo - ha concluso - sono sicuro che anche questo progetto avrà lo stesso successo, per il territorio e per la grande squadra che si è messa in gioco e che include tutte le istituzioni".
"Verona deve abituarsi a pensare in grande ed ha bisogno di investimenti - ha sottolineato l'eurodeputato Paolo Borchia -. È una città europea per storia e per posizione, e questo progetto di museo è totalmente funzionale al suo ruolo. Durante la pandemia abbiamo imparato quanto il turismo sia importante, e le analisi dei dati ci dicono quanto questo progetto possa funzionare"
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