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Vins Extrêmes 2025 al Forte di Bard

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

La viticoltura eroica torna protagonista in Valle d’Aosta con il salone internazionale dedicato ai vini prodotti in contesti estremi.

Vins Extremes

Il 22 e 23 novembre banchi d’assaggio, masterclass e riflessioni su viticoltura e territorio.

​Organizzata dal CERVIM – Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, congiuntamente all’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali della Regione Autonoma Valle d’Aosta, con la collaborazione della Chambre Valdôtaine e dell’Associazione Forte di Bard, la rassegna nasce nel 2017 per valorizzare le produzioni vitivinicole provenienti da territori eroici, come aree montane, piccole isole, pendii e terrazze, dove la coltivazione della vite richiede impegno costante. ​

​L’evento si rivolge a professionisti del settore e appassionati, con un ricco programma che include banchi d’assaggio, masterclass, wine talk e incontri tematici. I partecipanti avranno l’opportunità di confrontarsi direttamente con i produttori presenti e di approfondire temi inerenti al cambiamento climatico, alla biodiversità e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni.

Sabato 22 novembre si terrà anche la cerimonia di premiazione dei vincitori del Mondial des Vins Extrêmes, l’unico concorso enologico al mondo riservato ai vini eroici.

Durante le due giornate sarà inoltre possibile degustare tutte le etichette premiate nell’edizione 2025.

​“Siamo orgogliosi di tornare al Forte di Bard con un evento che rappresenta un punto di riferimento per la viticoltura eroica nazionale e internazionale" dichiara il Presidente del CERVIM Nicola Abbrescia. "Vins Extrêmes è molto più di una rassegna: è un momento di ritrovo e confronto in cui vignaioli, istituzioni ed esperti del settore elaborano una visione comune. Il nostro obiettivo è dare voce a produzioni talvolta di piccole quantità ma profondamente radicate nel territorio, che contribuiscono in modo decisivo a tutelare la biodiversità, il paesaggio e la cultura vitivinicola insulare e montana”.

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