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Consorzio Chianti Classico, entro il 1 luglio l'approvazione del progetto UGA

L'area del Gallo Nero è stata suddivisa in 11 Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) per valorizzare il territorio

Presentazione UGA Gallo Nero - Chianti Classico

70.000 ettari di cui 7.200 vitati, 11 Unità Geografiche Aggiuntive (UGA): San Casciano, Greve, Montefioralle, Lamole, Panzano, Radda, Gaiole, Castelnuovo Berardenga, Vagliagli, Castellina e San Donato in Poggio. Indicazioni territoriali che il Consorzio ha deciso di inserire per un'ulteriore e più precisa identificazione delle aree di produzione del Gallo Nero.

Dopo essere state approvate a larghissima maggioranza dagli aderenti al Consorzio - che raggruppa 480 produttori - e aver passato il vaglio di Regione Toscana, le UGA attendono ora l'ok del Ministero. "Abbiamo optato per una 'ridotta disomogeneità' trovando - ha spiegato Manetti nella presentazione al Mudec di Milano - un giusto compromesso fra caratteristiche delle undici aree, le loro tradizioni e identità".

L'obiettivo, per poter vedere definitivamente approvate le UGA dal Ministero delle Politiche Agricole, è il 1 luglio 2022. "Undici zone che saranno specificate in etichetta - ha proseguito Manetti - per consentire al consumatore di leggere meglio l'impronta del territorio da cui proviene il vino che sta acquistando e gustando e ai produttori per specificare nel dettaglio le caratteristiche del suolo, del microclima e dell'identità delle zone di produzione".

Nel 2021 il Chianti Classico ha visto una crescita di quote di mercato del 20% rispetto all'anno precedente e del 10% sul 2019, ultimo anno pre-pandemia. Si è confermato così il trend di sviluppo della presenza sul mercato interno e su quello internazionale, soprattutto negli Usa, in Canada e in Corea. Le UGA, una volta approvate, potranno essere inserite in etichetta solo sul Chianti Classico Gran Selezione per essere poi estese, su indicazione del Consorzio, anche alla Riserva e al Chianti Classico d'annata.



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