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In Valtellina nasce la Rete dei Giardini Sospesi

Con lo scopo di valorizzare la storia e la qualità della viticoltura valtellinese.

La Valtellina, la più grande area terrazzata vitata d'Italia patrimonio Unesco dal 2018, vede la nascita della "Rete dei Giardini Sospesi", innovativa rete di imprese della filiera del vino.

L'iniziativa, promossa da Mamete Prevostini (ex presidente del Consorzio Tutela Vini), unisce 9 viticoltori storici con lo scopo di dar vita a una virtuosa filiera nella quale condividere competenze, risorse e visioni.

"L'obiettivo - ha spiegato Prevostini di Mese, in Valchiavenna, - è valorizzare la storia e la qualità della viticoltura del territorio portandola verso alti standard di sostenibilità, sia a livello ambientale che agro ecologico e economico".

Grazie alla "Rete dei Giardini Sospesi", che non è una Coop, la filiera godrà di un continuo miglioramento della qualità dei suoi prodotti, di uno sviluppo delle proprie capacità produttive e dell'efficienza dei processi di coltivazione dei vigneti.

"Con la Rete dei Giardini Sospesi - sottolinea il vigneron Mamete Prevostini, ideatore del progetto - diamo valore a una figura professionale, ormai rara nel nostro territorio: il viticoltore a tempo pieno. Offriamo la possibilità generale, soprattutto ai giovani, di diventare produttori di uva a pieno titolo. Questo lavoro deve essere economicamente sostenibile e permettere a chi lo intraprende di rimanere in Valtellina, migliorare la qualità della propria vita e accrescere le eccellenze del territorio. Vogliamo dare un messaggio ottimistico alle nuove generazioni: scommettere sulla bellezza del vino significa investire nell'estetica futura del paesaggio".

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