I Custodi del Lambrusco
- Redazione
- 20 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Il Manifesto dei Custodi del Lambrusco diventa mappa, voce e promessa di un vino che cambia volto.

Nel mondo del vino qualcosa si muove, e questa volta il cambiamento parte dall’Emilia. Non si tratta di una moda passeggera, né dell’ennesimo vitigno da riscoprire, ma di un’idea collettiva che prende forma da chi il vino lo fa davvero, ogni giorno.
Un gruppo di produttori ha scelto di unire le forze per custodire, proteggere e soprattutto rilanciare il Lambrusco, con uno sguardo che tiene salde le radici ma si muove con decisione verso il futuro. È nato così il progetto dei Custodi del Lambrusco: ventisette realtà, tra piccole aziende e cantine più strutturate, che condividono una visione chiara: fare (ri)scoprire la grandezza del Lambrusco.
A suggellare la loro unione c’è un Manifesto, una dichiarazione d’intenti che guida il gruppo come un patto condiviso, in cui i Custodi parlano al presente, e lo declinano al plurale. Lo fanno con l’energia di chi non ha bisogno di rivendicare, ma di raccontare. Con una voce nuova, inclusiva, contemporanea. "Siamo custodi dell’essenza più pura del Lambrusco".
Questa frase scandisce il ritmo del loro Manifesto e si ripete come un mantra. In quel “siamo” c’è la forza del gruppo, l’appartenenza agli stessi ideali, la volontà di svelare i valori, la missione e la visione che li guidano. Non vogliono semplicemente conservare un’identità, ma trasformare la percezione di un vino troppo spesso sottovalutato: il Lambrusco non è un vino banale. Può essere certamente leggero e spensierato, grazie anche al suo basso tenore alcolico, ma mai superficiale. È un vino che sa essere fresco, diretto e versatile, ma anche sorprendentemente complesso.
In un tempo in cui il consumatore cerca autenticità, passione e responsabilità, la risposta dei Custodi è una proposta fondata sulla qualità, sul lavoro in vigna, su una filiera che parte dalla terra e arriva in bottiglia. Ma soprattutto su una cultura del vino che non teme il cambiamento, anzi lo cerca, lo coltiva, lo interpreta. "Siamo nati da un sogno: raccontare la migliore manifestazione del Lambrusco. Vogliamo essere avanguardia e professionalità, qualità estrema e pura artigianalità".
"Il Lambrusco è un vino in cui storia e futuro si uniscono nel presente. Crediamo nella tradizione, nella ricerca, nella cultura, nel passato, nella capacità di visione: tutti insieme".
L’associazione è nata da pochi mesi, ma è già attiva. I Custodi hanno iniziato a lavorare a una rete fatta di relazioni, incontri, visioni che si intrecciano. Vogliono portare il Lambrusco fuori dai suoi confini abituali, per raccontarlo con nuovi strumenti e farlo conoscere come un vino contemporaneo, inclusivo e pronto a parlare al mondo, anche e soprattutto a chi finora lo ha sottovalutato.
ELENCO SOCI CUSTODI DEL LAMBRUSCO
AZIENDA AGRICOLA BUONARIVA
AZIENDA AGRICOLA MANICARDI
AZIENDA AGRICOLA MESSORI
AZIENDA AGRICOLA PEZZUOLI
AZIENDA AGRICOLA SAN PAOLO
CA’ DE’ MEDICI
CANTINA DELLA VOLTA
CANTINA DIVINJA
CANTINA VENTIVENTI
CANTINA VEZZELLI FRANCESCO
CANTINA ZUCCHI
CAVALIERA
CLETO CHIARLI TENUTE AGRICOLE
FATTORIA MORETTO
GARUTI VINI
LA BATTAGLIOLA
LA PIANA WINERY
LE CASETTE
LINI 910
MARCHESI DI RAVARINO
OPERA02
PODERE IL SALICETO
RINALDINI AZ. AGR. MORO
TERRAQUILIA
VENTURINI BALDINI
VILLA DI CORLO
ZANASI SOCIETA' AGRICOLA
Comments