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  • Immagine del redattorePaolo Valente

Vitigni del passato per i vini del futuro

Un libro racconta la biodiversità di alcuni territori attraverso 56 vitigni salvati dall'estinzione.

La Biodiversità viticola, i Custodi, i Vitigni, i Vini è un interesantissimo libro dedito dall'Associazione G.R.A.S.P.O., ovvero Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità e biodiversità viticola.

I 56 vitigni sono descritti in altrettante schede che, raggruppate per territorio, mettono immediatamente in rapporto il vitigno con il territorio. Ogni scheda contiene le indicazioni di coloro che oggi sono i custodi della varietà impedendone la scomparsa, notizie storiche e note ampelografiche, agronomiche ed enologiche; completano la descrizione una foto del grappolo e della foglia e il profilo genetico.

Il libro vanta anche di alcuni approfondimenti redatti da illustri esperti del settore (solo per citarne due: Attilio Scienza e Anna Schneider) che analizzano aspetti generali e legati all'importanza della salvaguardia della biodiversità delle varietà di vitis vinifera.

La lettura di questo libro non è riservata ai soli addetti ai lavori ma risulterà affascinante e interessante anche agli appassionati più curiosi e a coloro che hanno a cuore i temi della sostenibilità e della biodiversità viticola.

L'Associazione G.R.A.S.P.O. nasce da un’idea di tre enologi con la passione per la ricerca attiva sul fronte del recupero di antichi vitigni abbandonati nella convinzione che la biodiversità possa essere una risorsa importante per il futuro della viticoltura, sia in chiave di cambiamento climatico che per una migliore diversificazione dei vini anche in una proiezione prettamente commerciale.

L’azione di G.R.A.S.P.O. si è sviluppata inizialmente nell’ambito del territorio Veneto ed in particolare in alta Lessinia dove storicamente non erano mai state attivate indagini in questa direzione. Successivamente l'attenzione si è rivolta anche ad altre realtà identificando varietà ed areali dove il recupero di una attenzione alla biodiversità viticola potesse essere strategica per delineare nuove prospettive produttive in contesto oggi piuttosto omologato.

Per statuto l'Associazione ha lo scopo di identificare, catalogare e verificare vitigni antichi e minori; sostenere e promuovere l’identità di questi vitigni, della loro storia e dei diversi sistemi di coltivazione e attivarne azioni di studio e di ricerca per la loro valorizzazione. Inoltre si pone l'obiettivo di favorire la conservazione dei vecchi vigneti e delle antiche forme di allevamento a tutela del paesaggio e del mantenimento di un tessuto sociale e culturale presupposto per l’attivazione di processi di sviluppo rurale.

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