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Al via la vendemmia 2025 in Sicilia

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 5 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Le previsioni Assovini Sicilia parlano di un’annata di qualità con un +20% in alcuni areali.

Alba durante la vendemmia sui vigneti dell'Etna

Assovini Sicilia, che riunisce oltre 100 aziende della regione, annuncia per la vendemmia 2025, il ritorno alla normalità nei tempi di raccolta, un miglioramento della quantità rispetto al 2024, una gestione equilibrata e consapevole delle sfide climatiche e una qualità che si preannuncia già ottima.

Determinante il ruolo dell'andamento stagionale: un inverno tendenzialmente piovoso e una primavera mite hanno favorito uno sviluppo vegetativo più gestibile, accompagnando al meglio la maturazione delle uve e consentendo un calendario di raccolta più allineato ai periodi consueti. Queste condizioni hanno contribuito a mantenere le vigne in un buono stato fitosanitario, con una minore incidenza delle criticità osservate in passato, sebbene alcune aree abbiano dovuto gestire sfide specifiche legate all'umidità.

Dal punto di vista della quantità, le stime suggeriscono un miglioramento rispetto al 2024, con una ripresa attesa nella produzione di uva. Tuttavia, la cautela rimane d'obbligo, in attesa delle dinamiche climatiche di agosto che potranno ancora influenzare il risultato finale.

Per quanto riguarda la qualità, l'equilibrio climatico e la buona salute delle uve pongono le basi per un'annata interessante.

“Ritorna il rito della vendemmia che vede impegnati i nostri produttori. La Sicilia mostra resilienza e capacità di gestire le difficoltà legate al cambiamento climatico, con l’obiettivo di tutelare e garantire la qualità del raccolto” – commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia.

Sicilia Occidentale

“Le condizioni sono state particolarmente favorevoli: il clima mite, unito alle piogge abbondanti ha permesso uno sviluppo vegeto-produttivo eccellente per le viti" commenta Filippo Buttafuoco, agronomo di Cantine Settesoli. "Questa combinazione ideale ha garantito che i vigneti e le uve si presentassero in un ottimo stato fitosanitario, senza particolari criticità”.

Sicilia Sud-Orientale

Anche le stime sulla quantità sono incoraggianti: si prevede un miglioramento significativo rispetto al 2024, con un aumento stimato del 20% nella quantità di uva raccolta” commenta l’enologo di Feudi del Pisciotto, Marco Parisi.

Isole Eolie

L'inverno è stato insolitamente mite, con un riposo vegetativo molto breve che ha portato a un germogliamento precoce. La primavera, sebbene non abbia registrato abbondanti piogge, è stata caratterizzata da un'elevata umidità. “Questa condizione, unita alla limitata presenza di freddo, ha contenuto la peronospora, ma ha favorito la diffusione dell'oidio, che si è rivelato la principale problematica fitosanitaria nei vigneti” commenta l’enologo Pietro Colosi dell’azienda Colosi. “La carenza idrica ha avuto un impatto sulla produzione: si stima un calo del 15% sulla quantità di uva, dovuto principalmente alla dimensione ridotta degli acini”.

Pantelleria

“La vendemmia avrà inizio alla fine di questa settimana nelle contrade più precoci come Punta Karace dai terrazzamenti più vicini al mare; le prime uve raccolte saranno destinate all’appassimento" commenta Antonio Rallo, amministratore delegato e winemaker di Donnafugata. "La vendemmia entrerà nel vivo dopo ferragosto secondo l’epoca di maturazione dello Zibibbo e si concluderà entro metà settembre. La quantità attesa è inferiore alla media aziendale ma in recupero rispetto all’annata 2024. La qualità è molto promettente”.

Etna

“Al momento appare perfetto lo stato sanitario. Si prevede un periodo di raccolta regolare e di ottima qualità, se si mantengono queste condizioni climatiche. La quantità si stima maggiore delle precedenti annate, circa un +10%, grazie all'accumulo idrico che permesso un ciclo regolare”, commenta l’enologa di Tenute Nicosia, Maria Carella.


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