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  • Immagine del redattoreRaffaele Cumani

Benvenuto Brunello 2021 e cosa rende il Brunello di Montalcino un vino così speciale per noi

Si è conclusa l’anteprima dell’annata 2017 del grande vino toscano e ci ha restituito qualche sorpresa

Montalcino, un luogo di elezione per il vino italiano. Brunello, come chiamano qui il sangiovese. Brunello di Montalcino, un brand del vino italiano che evoca immediatamente eleganza e qualità.


Secondo il report annuale di Wine Intelligence si tratta del vino più conosciuto dagli italiani, il 67% dei consumatori, più di altri vini italiani che producono ben altri volumi.

L’indagine – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci - restituisce un risultato per nulla scontato, se si considera che il nostro vino rappresenta meno dello 0,2% della produzione annuale nazionale ed è la denominazione che esprime meno volumi tra le top 20 in classifica. Il risultato è un riconoscimento della qualità e della forza di un marchio collettivo che sino a oggi credevamo più forte all’estero che in Italia”.


Ma cosa c’è dietro a questo vino? Un territorio, ancora integro, dove i boschi si alternano alle vigne e dove la bellezza di certi paesaggi sembra riversarsi nel bicchiere. Un territorio fatto da elementi naturali e sapienza, degli uomini. Una comunità che ha attratto investimenti e professionalità da tutto il mondo ma che ha saputo mantenere una sua identità e crescere proprio intorno al suo vino più famoso. Il Brunello come marchio traino di un luogo che ha raggiunto la consapevolezza dell’importanza della sua stessa conservazione. Magia antica, tutta italiana, che spesso in Toscana trova la sua casa naturale.


Dopo le grandi 2015 e 2016, l’annata 2017 ci dice tanto. Un’annata difficile, gelate e poi siccità, che ci restituisce assaggi spesso pieni e concentrati sì, ma sempre sotto il segno di una freschezza formidabile e di un buon equilibrio. Parliamo sempre di anteprime, sarà il tempo a dare il vero segno delle annate, ma è probabile che ci sia ottimo potenziale per vini che appaiono già pronti in molti casi. Fattore umano dicevamo, a Montalcino anche annate difficili riescono ad essere interpretate sapientemente a quanto sembra. Il futuro pare purtroppo andare verso temperature sempre più calde, l’auspicio che ci regala questa anteprima è che questo territorio sappia, come sembra, adattarsi al cambiamento.


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