Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone scrivono un giallo ambientato nel mondo del vino.

Samantha e Marco, entrambi laureati in chimica e compagni di vita oltre che di professione, si confrontano, in questo nuovo giallo, con il mondo del vino.
Un giallo al femminile nel quale sono due le protagoniste: una mamma sommelier e una poliziotta.
Il vino come elemento è facile da usare per un giallo, spiegano gli autori. Accomuna tutti gli uomini e scandisce anche l’idea del tempo. E nei gialli l’idea del tempo è sempre molto presente e, l’investigazione, si basa sulla scansione del tempo.
Ma il vino è anche un argomento tecnico e i due autori hanno dovuto richiedere la consulenza di esperti enologi e sommelier a cui hanno raccontato le loro idee per capire se fossero corrette e plausibili. Stessa cosa è avvenuta anche nei riguardi delle indagini di polizia scientifica. In tutto sono stati contattati una ventina di diversi consulenti.
Corinna Stelea, sovrintendente di polizia giudiziaria, e l’amica Serena Martini, chimica mamma ed esperta sommelier, si trovano a collaborare a un cold case ridiventato attuale, avvenuto in Maremma toscana. Corinna deve occuparsi del caso per lavoro mentre Serena cercando lavoro si ritrova per caso invischiata nella medesima faccenda. Le strade delle due si intrecciano e avventurosamente convergono.Un vecchio Ape riemerge da un laghetto prosciugato all’interno di una tenuta vinicola nei pressi di Bolgheri. È il motocarro che utilizzava il proprietario di un’azienda molto più piccola ma con una produzione di bottiglie di altissima qualità. Il ritrovamento dell’Ape, tanti anni, è conferma della sua probabile morte. Corinna, chiamata a far luce, e Serena coinvolta suo malgrado. L’indagine si concentra sul conflitto tra marketing e tradizione. E sarà proprio il vino, il vino propriamente usato, degustato in adeguata compagnia, a mostrare la strada verso la soluzione.
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