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  • Immagine del redattorePaolo Valente

Le Cinciole, nel cuore del Chianti Classico

Una piccola cantina nata dalla passione per il vino e per la natura.

Photo Credit: lecinciole.it

Valeria Viganò e Luca Orsini arrivano a Le Cinciole all’inizio degli anni Novanta. Siamo a Panzano in Chianti, e lei architetto, lui geometra, sono alla ricerca di un luogo in cui vivere a contatto con la natura.

Il podere si estende su trenta ettari di cui solo una decina vitati che sono posti ad un’altitudine tra i 430 e i 500 metri s.l.m. Il terreno, da un punto di vista geologico, può essere definito come scisti argillo-calcaree su roccia madre di pietraforte, il massiccio roccioso su cui giacciono i vigneti.

Nel corso degli anni, Valeria e Luca reimpiantano i vigneti per accrescerne la qualità, ristrutturano la cantina e il vecchio casale in una logica strettamente ecocompatibile.

In un edificio a pochi metri da casale è stato realizzato un agriturismo con due appartamenti e nelle calde giornate d’estate gli ospiti possono rinfrescarsi in una grande piscina circondata da ulivi, più di mille in tutta la tenuta.

La scelta agronomica va oltre le normative previste per l’agricoltura biologica con pratiche che includono la viticoltura biodinamica, il rispetto del territorio e la sostenibilità in tutte le sue forme e aspetti.

Luca Orsini ha contribuito alla scrittura del “Manifesto di Vignerons d’Europe 2009” ed ancora oggi queste indicazioni fanno parte integrante della sua filosofia di produzione.   

Tutti i vini sono prodotti solo partendo da uve aziendali; la fermentazione del mosto è spontanea (cioè senza aggiunta di lieviti selezionati) e la maturazione avviene in legno sia di grande dimensione che i piccola. Nei vigneti sono coltivate, in prevalenza, varietà autoctone, sangiovese innanzitutto; una piccola quota è anche riservata a vitigni internazionali.

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