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Immagine del redattorePaolo Valente

Villa Bogdano 1880, custodi del territorio

Una tenuta che fa della sostenibilità il suo pilastro fondamentale, la sua ragione di esistere.

Sono gli stessi fondatori, Domenico Veronese e Lucio Tessari che lo dichiarano: “Abbiamo scelto di prenderci cura di questo luogo, di diventarne custodi rispettosi e silenziosi”.

E così ogni scelta diventa quasi inevitabile, una conseguenza. 190 ettari totali della tenuta di cui 110 a vigneto e 12 di bosco che includono anche un antico bosco planiziale risalente al 1200. La tenuta è a corpo unico e delimitata dai fiumi Lison e Locon; questo ha permesso di mantenere, negli anni, le caratteristiche del terreno preservandone anche l’integrità e la biodiversità.

Biologici certificati dal 1993 ancora ben prima dell’attuale proprietà che ha acquisito la tenuta nel 2016.

Le rese per ettaro sono basse e la produzione di attesta tra le 40 e le 50.000 bottiglie all’anno. Una ventina di ettari sono costituiti da vigneti antichi alcuni risalenti alla fine dell’Ottocento, vigneti che sono amorevolmente curati e conservati così come viene mantenuto l’antico impianto a Cassone padovano (antica forma di allevamento usata dai monaci benedettini e ormai quasi scomparsa).

L’azienda punta soprattutto sui vitigni tradizionali locali: Tai e Glera, Refosco dal Peduncolo Rosso e Malvasia, a cui si uniscono anche vitigni internazionali ormai radicati nel territorio: Merlot e Pinot Grigio.

In particolare, il Refosco dal Peduncolo Rosso è una varietà autoctona la cui caratteristica è proprio quella di avere la parte del raspo vicino all’acino (il peduncolo) colorato di rosso. È un vitigno che necessita di grande attenzione nella scelta del momento preciso della vendemmia in quanto facilmente cede tannini acerbi e ruvidi.

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