L'origine del nome è alquanto bizzarra e arriva dal francese. Scopriamo questa curiosità
Quella del sommelier è senza dubbio una figura molto in voga negli ultimi anni, a conferma della crescita di interesse e di cultura intorno al mondo del vino. Un personaggio che ormai sempre più spesso incrociamo in cantine, ristoranti e anche tra la cerchia di amici.
Il sommelier, oltre a essere un degustatore professionale e qualificato di vini in seguito alla frequentazione di corsi specifici e al superamento di un esame, è un vero esperto a tutto tondo di enologia, in grado di raccontare il mondo del vino in tutti i suoi aspetti, sia tecnici che storici. Insomma un vero e proprio professionista.
Qual è la vera origine del termine francese sommelier?
Beh, l’etimologia in realtà può creare dell’imbarazzo perché il sostantivo ha la stessa radice latina di somaro e cioè sauma (bestia da soma), cui si aggiunge lier (legare): praticamene, tradotto, “conducente di bestie da soma”.
Come si è evoluta la figura del sommelier?
In realtà ai tempi di Napoleone il sommelier era l’addetto al trasporto del vino in botti legate a bestie da soma negli spostamenti durante le campagne militari. Poi col tempo, da semplice trasportatore di vino, questa figura si è via via specializzata. Possiamo quindi affermare che da Napoleone ai giorni nostri ne ha fatta di strada il sommelier, diventando l’esperto che oggi tutti riconoscono.
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