Una old start-up di 125 anni
- Redazione
- 18 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Matteo Sardagna Einaudi definisce così il cambiamento nella sua azienda per una rappresentazione più completa del territorio delle Langhe.

Poderi Luigi Einaudi è una cantina storica che vanta radici profonde e un’eredità di oltre 125 anni. Il desiderio di evoluzione, l’istinto del cambiamento, la capacità di rinnovarsi e la visione dinamica che ha sempre caratterizzato l’azienda, hanno trovato negli ultimi anni un nuovo fondamentale slancio: Matteo Sardagna Einaudi è stato protagonista di un’importante fase di crescita e trasformazione che ha arricchito il parco vigneti con alcuni tra i più importanti cru di Barolo DOCG e Barbaresco DOCG aumentando gli ettari di Nebbiolo e portandoli a 28,5 (contro gli 8,8 del 2010).
Matteo ha ridisegnato l’identità di Poderi Einaudi e dei suoi vini, con uno spirito rivoluzionario e una filosofia che coniuga qualità, sostenibilità e autenticità.
È tra le dolci colline di Dogliani che Matteo riscopre il senso più profondo di appartenenza. Fin dall’infanzia, ha respirato l’essenza delle vigne di Dogliani, percorrendo i filari accanto al nonno e alla madre, ascoltando le loro storie e imparando a percepire il battito della terra sotto i suoi piedi.
Quelle esplorazioni si sono trasformate negli anni in un legame profondo e imprescindibile con il territorio, diventando la base della sua visione imprenditoriale. L’incontro con il winemaker croato Zvonimir Jurkovic, è stato un momento chiave, un punto di svolta. Quando due anime affini si trovano, è come se il vino diventasse il linguaggio attraverso cui dialogare, esplorare e comprendere; la loro collaborazione nasce dalla comune passione per il territorio, dall’inesauribile desiderio di approfondirne ogni sfumatura e dalla capacità di ascoltare, osservare e confrontarsi.
Vendemmia dopo vendemmia, si avvicinano sempre di più all’essenza di ogni vigneto, cercando di interpretarlo con rispetto e sensibilità, lasciando che si esprima senza artifici: "Volevo creare il vino esattamente come lo immaginavo, seguendo i principi che ho affinato nel tempo, una scelta audace, ma fondamentale per tracciare una nuova direzione di Poderi Einaudi nel panorama enologico".
Il 2019, con il rinnovo della cantina, segna l’apice di questa fase. Idee innovative, investimenti mirati e un approccio stilistico rinnovato sono il risultato di una volontà precisa: dare vita a un cambiamento vero, non solo nel vino, ma anche nella visione aziendale. Un’evoluzione che va oltre il lato imprenditoriale, perché per Matteo il vino è molto più di un prodotto: è espressione di sé.
Oggi, Poderi Luigi Einaudi si distingue per una produzione che esalta le caratteristiche delle proprie terre, valorizzando i vitigni autoctoni con tecniche moderne e scelte sostenibili. Ogni scelta, ogni investimento e ogni progetto nascono dal desiderio di costruire un futuro solido, capace di armonizzare tradizione e visione.
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