Valnosia, varietà resistente a bacca bianca
- Paolo Valente
- 4 mar
- Tempo di lettura: 1 min
Produce vini freschi e leggermente aromatici.

Valnosia è una varietà frutto dell’incrocio tra Nosiola, vitigno autoctono trentino e Bianca, varietà originaria dell’Est Europa. È una varietà adatta alla produzione di vini bianchi, freschi e leggeri che all’olfatto si caratterizzano per sentori fruttati (frutta tropicale) e piacevolmente agrumati; un tocco floreale completa il bouquet aromatico. Al sorso spicca la buona acidità e sapidità. Queste caratteristiche lo rendono ideale anche in spumantizzazione per la produzione con il metodo Charmat.
La varietà Bianca (genitore femminile) presenta una buona resistenza alla peronospora e, parzialmente, all’oidio.
Il suo grappolo è corto (circa 12 centimetri), stretto e compatto e pesa circa 100 grammi. L’acino è sferico e relativamente piccolo, la buccia è di colore verde giallo.
Valnosia è un vitigno che fa parte di una selezione effettuato dall’Unità Genetica e miglioramento genetico della vite del Centro Ricerca e Innovazione della Fondazione trentina Edmund Mach.
Il nome associa le parole “Val” che rimanda alle vallate in cui è presente la Nosiola (Valle dei Laghi, Vallagarina, Valle del Sarca) mentre “nosia” è la contrazione di Nosiola, vitigno principale di origine.
La propagazione e la commercializzazione di questa nuova varietà è stata affidata all’Associazione Vivaisti Viticoli Trentini – AVIT che, insieme alla Fondazione Mach, ha costituito il CIVIT Consorzio Innovazione Vite.
CIVIT, nell’ambito delle sue attività, coordina il progetto V.E.Vi.R., progetto che ha portato all’iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà da vino di alcune varietà resistenti, le così dette varietà PIWI (acronimo di pilzwiderstandsfähige, termine tedesco che significa appunto "resistente ai funghi").
Comentarios