In occasione della Giornata Mondiale della Pizza, ecco qualche consiglio di abbinamento
Se parliamo di pizza, che sia al trancio o l’originale pizza napoletana, il problema che si pone è quello dell’abbinamento.
Tralasciando l’abbinamento con l’acqua che possiamo ritenere l’ultima spiaggia, un grande classico, specialmente per i molto giovani o gli astemi, sono le bevande a base Cola che da una parte con la loro carica di anidride carbonica e dall’altra con le note dolcemente amaricanti si sposano bene con il prodotto pizza, anche se declinato nelle più fantasiose versioni.
La birra risulta poi un altro grande classico. Forse la bevanda universalmente associata alla pizza. Una birra chiara, una tipo pils tecnicamente parlando, anch’essa con note amaricanti più o meno accentuate accompagna con grande piacevolezza il confort food per eccellenza.
Ma se vogliamo un vino, quale è l’abbinamento migliore?
Proviamo un approccio diverso e iniziamo facciamo il percorso inverso: proviamo a identificare quali tipologie di vino sono da escludere e perché. I rossi corposi, che con la loro struttura andrebbero a sovrastare in modo eccessivo i sentori della pizza, dovrebbero essere esclusi. Escluderemmo poi anche i vini bianchi giovani e freschi la cui acidità mal si sposa con il pomodoro e il formaggio, due ingredienti che praticamente troviamo in ogni variante di pizza. I bianchi di maggiore struttura, magari con un passaggio in legno, potrebbero essere utilizzati in caso di pizza bianca al formaggio.
I rossi giovani e di poca struttura anche se di grande piacevolezza possono trovare un buon punto di equilibrio. Ma forse l’abbinamento che si rivela vincente in praticamente tutte le occasioni è il vino rosato.
Abbiamo provato da Mani in Pasta, una piccola catena di pizzerie milanesi, quattro tipologie di pizza gourmet abbinate ad alcuni vini rosati. Le pizze, di base pomodoro e mozzarella, sono state arricchite da materie prime di ottima qualità componendo dei grandi classici: acciuga e puntarelle, salsiccia e friarielli, mortadella e pomodorini confit, melanzane e provola.
Insieme abbiamo abbinato due rosati di Costaripa, azienda bresciana di grande tradizione che ha fatto dei vini rosati la sua bandiera. Abbiamo trovato particolarmente interessante l’abbinamento tra il Rosamara con la pizza mortadella e pomodorini confit e quello tra il Molmenti 2018, un rosato dalla lunga maturazione in legno, con salsiccia e friarielli.
Comments