Settimana scorsa si è svolto Golosaria Wine, l'evento dedicato ai vini dell’Emilia-Romagna.
Golosaria, la grande manifestazione sul cibo e sul vino organizzata da Paolo Massobrio e Marco Gatti, si è arricchita di un nuovo appuntamento dedicato ai vini dell’Emilia-Romagna.
I numerosi produttori presenti hanno dato un significativo spaccato sulla realtà enologica di una regione, o meglio di due distinti territori, che sta facendo ottimi passi in avanti in termini di qualità dei suoi prodotti. Lambrusco in Emilia e sangiovese in Romagna sono i grandi capisaldi della tradizione. Ma non si possono dimenticare anche le due grandi espressioni di vitigni a bacca bianca. Rispettivamente il pignoletto e l’albana.
Noi abbiamo concentrato le nostre attenzioni proprio su questi due vitigni bianchi dalle interessanti caratteristiche organolettiche e dalla grande versatilità nelle interpretazioni.
Per quanto riguarda il pignoletto ecco tre declinazioni: un Metodo Classico, il Pinus Laetus 2016 di La Riva, un bianco frizzante di tradizione come il Perditempo di Terre Rosse Vallania e un bianco fermo, il Superiore 2020 di Manaresi.
Relativamente all’albana, passiamo dalle versioni secche di Fiorentini Vini con Cleonice 2020 e di Tenuta La Viola con InTerra 2020 a quello che è definito il prodotto icona del territorio: lo Scacco Matto 2018 di Fattoria Zerbina.
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